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mercoledì 28 settembre 2011

Vita quotidiana a Rionero ( anni '30)

...però a Rionero c'è aria fina: questo è indubitabile.

D'Autunno poi, uscire di casa alle cinque del mattino e prendere a boccate piene quel frizzantino che apre i polmoni e spalanca il cuore a pensieri sereni, è una gioia che bisogna provare.

Certo, l'uomo pigro non può conoscere taluni doni schietti della Provvidenza! A Rionero, tra la fine di Ottobre ed i primi di Novembre, colui che è fiacco o chi poltrisce a letto non può accompagnarsi, all'alba, alle contadinelle che, cantando, vanno lontano nei campi con sporte e con scale a raccogliere le ultime castagne o le prime ulive della stagione.

E c'è da ridere a seguirle ed a sentire i loro canti.

Sono canzoni ferocemente allusive: bollano a morte, con versi ispirati al Genio inesorabile di una spietata Musa popolare, la ragazza che, per sposarsi, è fuggita di casa col fidanzato, contro il parere dei genitori gelosi i quali ora han perduto la faccia. Oppure sono tiritere che consegnano alla derisione delle generazioni la fanciulla “per bene” che è andata sposa incinta, dopo le minacce a mano armata rivolte, e non una volta sola, dai parenti di lei all'innamorato prima ardente, poi piuttosto tiepido ed ora, dopo il fattaccio, addirittura riottoso.

Esse urlano nell'ultima tenebra il ritornello di fuoco che ormai conoscono pure i sassi sulla strada:

...Trapenarella mia, l'hai fatta la fesseria...

Uh!...Trapenarella, cumm' t'hai fatt'...trapenià!...

E poi sghignazzano con sguaiataggine,come sanno fare loro....


Tratto da La Male Sorte di V. Buccino

lunedì 12 settembre 2011

Eccidio nazifascista a Rionero






Sepoltura per le vittime naziste Omicidio di massa
I canadesi, guidando l'Ottava Armata attraverso l'Italia hanno visto questa sepoltura a Rionero. Sedici italiani furono massacrati dai tedeschi, perchè un italiano si ribellò contro un tedesco per protestare per il furto di pollo. Nella foto, le ultime due vittime mentre venivano sepolte nel cimite
ro di Rionero








domenica 4 settembre 2011

Storie

Da grande farò il cuoco...
3 piccole storie di bambini del quartiere C10

La casetta :
un gruppetto di bambini è alle prese con la costruzione di una casetta realizzata con materiali di recupero ( pedane, assi ecc).
...dopo una giornata a bettere chiodi, tagliare e rifinire, uno dei bambini fa notare agli altri:
R. dice: " MI SA CHE CI SIAMO DIMENTICATI DI COSTRUIRE IL BAGNO";
M. risponde: " VABBE'...NON IMPORTA, USEREMO QUELLO PUBBLICO"!!!

Vacanza al mare :
un gruppo bambine discutono tra loro di animali domestici.

F. è entusiasta perchè a casa prenderanno un cagnolino.
C. : Noi quando eravamo in vacanza abbiamo trovato due micetti sul ciglio di una strada;
R. : Perchè non ve li siete presi?;
C. : E dove li dovevamo mettere? Noi andavamo a piedi a comprare i panini, sennò che ci dovevamo mangiare!? ( dato che avevamo preso l'albergo con l'opzione mezza pensione...)

Cosa farò da grande... :

All' approssimarsi di Giugno e degli esami di scuola media, si avverte la preoccupazione dell'ammissione agli esami.
Due fratelli discutono tra loro sul loro futuro e cosa faranno da grandi.

D. : Quest'anno ho gli esami ;
A. : Tanto non verrai ammesso;
D. : No!! vedrai che m' impegnerò per recuperare e verrò ammesso ( e così fu ).
L. : Studiare è importante. Almeno il diploma lo devi prendere;
D. : Almeno devo prendere la laurea triennale. Vorrei fare il tecnico di laboratorio perchè in ospedale è una figura molto richiesta, o l'infermiere oppure il geometra... Anche se papà ha detto che è meglio se faccio il cuoco, tanto l'uovo fritto già lo so fare!!!