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domenica 16 dicembre 2012

martedì 11 dicembre 2012

Rionero vista da San Alfonso dei Liguori 1750


Non avendo tempo Alfonso di girare tutta la Diocesi di Melfi, preferì la terra di Rionero ad ogni altro luogo, perchè più bisognosa (abitò nel 1750 per tre settimane in una casa all'inizio della salita dei Canucci) E' questa una Popolazione nuova tra la Terra di Barile, e quella di Atella, ma benchè  nuova, è numerosa di dieci, in dodicimila Anime. Vi concorre ognuno,  perchè  esente da' pesi; ed è composta per così dire, da tante diverse Nazioni.
Quì Alfonso ebbe molto che fare. I diversi geni, i naturali non conformi, le gare di preferenza, e di acquisto, ed altro, che vi era, non faceva esente il Popolo da gravi disordini. Vi regnava la frode, i contratti erano tutti inviluppati; risse, e rancori non ci mancavano. Alfonso pose la pace nelle Famiglie: estirpò i tanti abusi: fece conoscere ad ognuno i doveri di Cristiano verso Dio, e di Vassallo al proprio Principe. Vi piantò nella Terra una soda divozione. Stabilì in comune in Chiesa la meditazione delle Massime Eterne ogni mattina, e la Visita ogni sera a Gesù Sacramentato, ed a Maria Santissima. Fondò, e ristabilì delle Congregazioni; ed invogliò tutti alla frequenza de' Sacramenti, con far vedere ad ognuno quanto bene si ricava dalla Comunione frequente.

Perchè la Terra è situata in varj siti distanti tra di loro, e non potevasi da tutti comodamente convenire nella Parrocchiale, pregò Monsignor Basti, a voler situare per comodo del Popolo, come si fece, il Divin Sacramento in due altre Chiese, e fece vedere la necessità, che vi era dello stabilimento di altre due Parrocchie. Anche questo sarebbesi eseguito, come si eseguì dal suo Successore Monsig. de Vicaris, se quel zelante Vescovo, non fosse stato prevenuto dalla morte. Fu così preso per Alfonso, e per la sua Congregazione il Popolo di Rionero, che anche fece capo dal Sovrano, per veder stabilita una nostra Casa in quella Terra.

Soddisfatto Rionero, volle Monsig. Vescovo che anche portato si fosse colla Santa Missione nella Terra diRipacandida. Ci fu Alfonso anche per visitare, e partecipare dello Spirito di quelle Religiose Teresiane, che con tanta edificazione, e stretta osservanza vivono in quel nuovo Monistero.
Avendoci dato gli Santi Esercizj, non so, se profittò più egli conferendo colle Monache, che profittato avessero le Religiose ascoltando le sue prediche. Moderò bensì le austerità corporali volontarie, che condetrimento del corpo, erano in eccesso, volle altra discretezza, specialmente nel vitto; ed impose qualche altro respiro per sollievo del corpo, e dello spirito. Ammirando la santità del luogo, non mi avrei creduto, disse,trovare un garofalo, come questo, sopra una Rupe.
Per mezzo de' suoi, non mancò soccorrere anche la picciola Terra detta Ginestra: Popolazione nella medesima Diocesi, formata tempo fa dagli Albanesi, ma destituita di aiuti spirituali.

Tratto dalla biografia di San Alfonso dei Liquuori di padre Antonio Tannoia 1750