• Giustino Fortunato a
Salvemini: «I contadini di Lavello, ossia della zona del latifondo a
cerealicoltura, assetati e affamati di terra, sperano averne una quota a
Tripoli, e di Tripoli sono entusiasti. I contadini di Rionero, ossia della zona
a coltura intensiva della vite, mal soffrono Tripoli, e dicono: “Che Tripoli e
Tripoli! I triboli li abbiamo in casa, e bastano”. È detto comune in
Basilicata: “Triboli e spine”»
Corriere della sera Giovedì 23 Novembre
1911
Querra in Libia
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