Certo, senza
far teorie di diritto costituzionale, la tendenza piazzaiola di denigrare il
Parlamento, di fronte al potere esecutivo, è prova manifesta della scarsa
educazione, della ottusa coscienza del nostro paese. E per questo io temo assai
dell’ora presente: temo che l’Italia, da un momento all'altro, possa esser
colta da uno di quegl'impeti d'impazienza nervosa, in cui una nazione, stanca
delle sofferenze patite, creda intollerabile ogni indugio, e tenti a un tratto
rinnovar tutto, o tornando al passato o buttandosi a capofitto
nell'avvenire. Nessun pericolo maggiore, per un popolo come il nostro, che
lasciarsi vincere dalla illusione di estremi, di subitanei rimedi, accusando di
ogni male il regime che abbiamo, solo perchè gli uni lo giudicano monco, gli
altri o soverchio ed eccessivo...
…Il Parlamento
non morrà in Italia, solo perchè molti o pochi invocano il ritorno al governo
assoluto. Ma se vogliamo che esso non si riduca a una scuola di servitù, e che
l'elettore e il deputato non finiscano per mistificarsi a vicenda, così che l'uomo
di governo speculi su di essi e li domini padrone, noi dobbiamo attivamente
adoperarci a risollevarne il prestigio. La forma parlamentare, sia lo Stato a
monarchia od a repubblica, rimane e rimarrà a lungo la forma necessaria de'
governi civili. È debole, è malato il regime parlamentare, che è pure il solo
regime in cui le società civili possono, a un tempo, trovare la tutela de'
diritti individuali e la dignità della vita sociale ? Ebbene, curiamolo,
mostrando conoscere la fisiologia delle odierne istituzioni politiche: ossia,
che se una virtù ha il governo rappresentativo, è quella appunto di
riverberare, con efficacia, i pregi e i difetti essenziali di un popolo, il
quale, col cambiare di abiti, non cambia ne di cuore né di mente» Curiamolo,
perchè non possiamo abolirlo; perchè, anche potendolo, dovremmo soffocare la
pubblica opinione, sopprimere, cioè, la stampa, il telegrafo, le ferrovie;
perchè, infine, anche riuscendo a disfarci di tutta quanta la storia da cento
anni in qua, noi non avremmo che cosa sostituire ad esso…
…Certo, nessun
paese è più essenzialmente democratico del nostro; eppure in nessun altro lo spirito
democratico agisce più scarso e lento. Perchè ? Perchè, tra noi, la vita
politica, priva di ogni solida e larga corrente di pubblica opinione, è
organata come l'antica nostra vita letteraria: sul fondamento delle accademie.
Or volete voi che il Parlamento cessi, magari, di esser la massima delle nostre
accademie? Non tollerate più che altri lo denigri, e fate voti che dall'alto e
dal basso, il più presto possibile, si ritorni alle sane norme costituzionali. ..
…Se i Parlamenti sparissero, se le discussioni deplorevoli
fin che vi piaccia , tacessero, chi può garantire non succederebbe la vera e
propria guerra civile, per le piazze é per le strade ? …
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