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sabato 27 ottobre 2012

Lettera di Stefano De Mattia, sopravvissuto all'eccidio nazifascista di Rionero


Lettera scritta da Stefano De Mattia, sopravvissuto all’eccidio nazifascista di Rionero del 24 Settembre 1943, ed inviata al Ministero del Tesoro


Il giorno 24 Settembre 1943, durante la ritirata dei tedeschi dall’Italia Meridionale, il sottoscritto venne catturato assieme ad altri 16 concittadini di Rionero in Vulture e portato alla periferia del paese ( Rione S. Antonio) per essere fucilato come ostaggio in seguito ad un incidente verificatosi fra due soldati tedeschi che avevano rubato una gallina ed il proprietario di quest’ultima certo Pasquale Sibilia, anch’egli successivamente fucilato.Dopo averci sistemati a ridosso di una piccola altura i tedeschi piazzarono alcune mitragliatrici leggere e fecero fuoco contro di noi. Nella confusione del momento e fra lo spavento generale il sottoscritto ha sentito i primi spari e si è sentito mancare senza rendersi conto se fosse stato colpito o meno. Più tardi, rinvenendo piano piano, si è visto tutto insanguinato  e quasi sepolto  dai compagni di sventura ormai cadaveri. Evidentemente i tedeschi, che pure avevano dato il colpo di grazia agli agonizzanti, non si erano accorti che il sottoscritto giaceva sotto gli altri svenuto e ferito leggermente alla gamba.

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