Roma, Sabato 25 Settembre Anno 1897, Numero 223
Questo tronco importante che unisce le Puglie con la Basilicata
e l'Avellinese ed era l'ultimo della ferrovie complementari Ofantine, fu
solennemente inaugurato il giorno 21 corrente con lo intervento delle LL. EE, i
Ministri onorevoli Prinetti, Branca e Gianturco.
Tralasciando i particolari della gita inaugurale, che demmo
a suo tempo, crediamo opportuno pubblicare ora i seguenti dati tecnici sulla
linea stessa.
Mediante la Convenzione 20 giugno 1883, approvata con legge del
20 luglio successivo, venne dal Governo affidata alla Societa Italiana per le
Strade Ferrate Meridionali la costruzione della importante linea Rocchetta
Melfi-Potenza, che forma parte del gruppo
delle Ferrovie Ofantine, facente capo alla stazione di Rocchetta Santa Venere
sulla sinistra del fiume Ofanto.
Il primuo tronco della linea, da Rocchetta a Rionero,
trovasi al pubblico esercizio sino dal 10 agosto 1892. La data apertura del secondo
tronco da Rionero Potenza, essendo stabilita in otto anni, a partire dalla data
di approvazione del progetto esecutivo, doveva scadere nel giorno 5 settembre
1898;
però la Società, avendo sviluppati i lavori con energico e
costante impulso, li porto prossimi al compimento sino dal principio del
corrente anno, cosicchè, per accordi intervenuti col Governo, potè essere
anticipata quasi di un anno e stabilita per il 18 settembre 1897 Ia data
definitiva dell'apertura dell'esercizio della intera ferrovia.
La nuova linea eor Potenza, uscendo dalla stazione di Roccchetta-Santa
Venere alla quota di 217.59 sul mare, attraversa l'Ofanto sopra un ponte in
muratura a doppio binaria, costruito in sette archi della luce di metri nove
ciascuno, che serve anche per la linea Rocchetta-Gioia del Colle.
Le due linee sottopassano poi insieme, con breve galleria,il
contrafforte estremo della collina di Santa Venera, e all' uscita da questa
galleria si distaccano, mantenendosi però sempre a poca distanza, ma a diverso
livello, per circa un chilometro e mezzo.
In seguito la linea por Potenza, sviluppandoli a mezza costa,
attraversa in galleria i colli Caprai, Capannola, Paradiso, Seminiello, Maria
Giovanna, Solorso e Paglia e perviene alla Sella del Cardinale che sottopassa
con una galleria lunga metri 1521, sboccando nella valle della Melfia; e
percorrendo questa valle con andamento quasi parallelo alla strada provinciale,
arriva alla stazione di Melfi posta alla progressiva chilometrica 16+162.98 ed
alla quota 498.
Dalla stazione di Melfi la linea sale alla formata di
Rapolla attraversando il colle di S. Agata in galleria ed i valloni S.
Margherita e S. Agata con viadotti; quindi dirigendosi con una successione
quasi non interrotta di gallerie e di viadotti attraverso i colli Foresta,
Fontanalba, Muzzonetto, Pantano, Costantinopoli, Pietra Nera e Barile, giunge a
questa stazione posta al km. 22+818.40 ed alla quota di 640.25.
Dopo la stazione di Barile, la ferrovia procede par circa
due chilometri e mezzo sempre allo scoperto, tranne in corrispondenza della
trincea al km. 23+100, pel cui consolidamento fu necessario costruire una
galleria artificiale lunga metri 71, e perviene al termine del primo tronco in stazione
di Rionero-Atella-Ripacandida, situata al km 25+823.58 ed alla quota 641.5
L'andamento altimetrico della ferrovia in questo primo
tronco è in salita da Rocchetta fino al km. 12+240.11, nell’ interno della
galleria Cardinale, o la massima pendenza delle livelletto è dèl 28 per mille;
in seguito. la linea discende fino alla stazione di Melfi, con pendenza
inferiore al 10 0100, riprendendo poscia la salita verso Rapolla, Barile e
Rionero con pendenze variabili non superiori al.27 0100.
Dopo Rionero la ferrovia si sviluppa in ascesa lungo le altè
pendici che formano il versante destro della Fiumara d'Atella, siino alla
Regione Piano la Spina, nella quale è stabilita la fermata di Forenza al km.
33+749 47.
Sottopassando poi in galleria le colline d'Agromonte, Pietramästelluzza
e Ceraso, sormonta la Sella che divide il versante Adriatico dal versante. Jonico
e scende nella valle dal Salice che attraversa alla quota 739.14 arrivando alla
stazione di Castel Lagopesole posta alla progressiva chilometrica 45+174.34.
Dalla stazione di Castel Lagopesole seguendo l’andamento
della strada provinciale lungo le regioni di Sarnelli e Possidente, la linea viene
ad imboccare la galleria di Monte Quattrocchi, lunga metri 1827, nell’ interno
della quale si raggiunge la quota 799 sul livello del mare, che è il punto
culminante dell'intera linea Rocchetta-Melli-Potenza.
Lo sbocco della galleria Quattrocchi si effettua in corrispondenza al Vallone Grosso, superato il
quale la linea ai sviluppa per un tratto
di circa due chilometri lungo il fianco
orientale scoperto del Monte S. Angelo, dove collocata, al km.50+421.10, Ìa
stazione di Pietragalla.
Dopo questa stazione, impiantata alla quota 193, la ferrovia
scende con pendenza costante dall'undici per mille attraverso i contrafforti
del monte Sant'Angelo, con la galleria Giardiniera, lunga metri 203 e con la
galleria dell'Appennino, Iunga metri 3320, e sbocca nel fondo della valle della
Tiera, presso il suo innesto ol vallone
Lavotána, alla quota 751.
Superata la Tiera con un ponte viadotto a tre luci di metri
dieci che serve pure per la strada
comunale di accesso alla stazione di Avigliano e pervenuta a questa stazione,
al chilometro 55+ 025.8, la linea scende per circa quattro chilometri e con una
pendenza variabili non maggiori del 18
per mille, lungo la valle della Tiera,sino alla sua confluenza col torrente
Rioviaco presso il km 50, dove si ha la quota 703; quivi abbandonato la valle
della Tiera rimonta quella del Riviaco, con livellette in salita fino al colle
di Pietracolpa, che viene attraversato con una galleria lunga metri 1920.;
Uscendo dalla galleria, la linea oltrepassa in discesa i
valloni Macchia Romana e Branca sul
versante sinistro del fiume Basento,
girandolo il fianco occidentale della Sella di Santa Maria ed arriva alla
stazione di Potenza Superiore, collocata a nord ovest della città alla quota di
741.45 od alla progressiva 65 + 225.93 da Roccehetta. In seguito, attraversando
in galleria la Sella di Santa Maria, la linea si porta a valle della strada di circonvallazione
di Potenza e discendendo poscia con pendenze massime del 25 par mille fino al
piede della valle del Basento, va ad innestarsi alla staziona di Potenza sulla
linea Napoli-Metaponto alla quota di 670.98.
La lunghezza della ferrovia dall'asse del fabbricato Viaggiatori
di Potenza risulta di km. 69+035.23.
La ferrovia attraversa trentanove gallerie della complessiva
lungh. di m. 17057, fra le qualli meritano speciale menzione per loro lunghezza
le gallerie del Cardinale, Quattrocchi, Appennino e Pietracolpa.
La galleria Cardinale fu scavata par intero in argille
spingenti e si dovette attaccarle da varî punti, mediante quattro pozzi, dai
quali, il più profondo raggiunge l'altezza di metri 62.
La galleria Appennino richiese lavoro continuo di tre anni,
attaccandola dagli imbocchi e da due pozzi profondi 72 e 94 metri ed eseguendo
impianti di notevole importanza pel
sollevamento e l'introduzione dei materiali, per lä ventilazione e per l'ostrazione
delle acque sorgenti. La natura geologica del nucleo centrale costituito da
argille scagliose sconvolte o da argille plastiche ed umide, fu causa di eccezionali
difficolta per le spinte esercitate sulle armature degli scavi e sui
rivestimenti murari. Le opere d'arte comprese fra Rocchetta o Potenza sono in
numero di 244, delle quali 62 di principale importanza, e fra queste sono degne
di nota il ponte sul fiume Ofanto ed i viadotti sui valloni Sportoni, Paglia e
Cardinale. Da Rocchetta Melfi; i
viadotti S. Margherita, Pantano e quello del km. 21+790 fra Melfi e Rionero.
Nel secondo tronco da Rionero a Potenza meritano speciale menzione
i viadotti La Conserva, Canalicchio, Del Monaco, Forno, Cerasa e Lamarone tra
Rionero e Castel Lagopesole ; i viadotti sui valloni Paola Doci, Grosso,
Carriero, D'Andrea e Bastiari tra Castel Lagoposole e Monte S. Angelo ; i due
ponti obliqui sulla Tiera e quelle sul Rivisco, ed i viadotti sul vallone
Branca e sul vallone di S. Vito in prossimità alla stazione di Potenza.
La lunghezza totale delle opere d'arte principali sulla nuova
linea risulta di circa quattro chilometri; cosicche, sopra sessantanove chilometri
di linea, ventun chilometri circa sono rappresentati da gallerie o da opere
d'arte principali, senza tener conto dei manufatti secondari e delle numerose
opere di consolidamento e difesa specialmente occorse e nei tratti fra Barile e
Rionero, fra Quattrocchi e la galleria Appennino, e lungo lo Valli della Tiera
e del Riviseo.
Per poter sviluppare i lavori con la voluta sollecitudine,
fra Rionero e l'Appennino, ove le località percorse dalla linea sono generalmente
prive di strade rotabili e di materiale da costruzione, la Società delle Meridionali costrul un binario di
servizio in sede propria a scartamento di ottanta centimetri, esercitato con
trazione a vapore dalla stazione di Rionero a quella di Pietragalla con una
lunghezza di trenta chilometri, prolungandolo in seguito di altri undici chilometri
sopra la sede stabile della ferrovia fino al colle di Pietracolpa.
Deve inoltre ricordarsi il provvedimento preso dalla Società
concessionaria di costruire lungo tutto il percorso da Melfi al kil.68 apposite
condutture d'acqua che, alimentate da
sorgenti diverse, mentre servono per la regolare rifornitura delle locomotive
in alcune delle stazioni, forniscono l'acqua potabile allestazioni ed alle
fermate.
Le case cantoniere stabilite lungo la linea sono in numero di
67. Le stazioni di Melfi, Barile, Rionero, hanno il fabbricato viaggiatori
cinque aperture; quella di Castel Lagopesole, Pietragalla ed Avigliano e le
fermate di Rapolla e di Forenza hanno il fabbricato per viaggiatori a tre
aperture; infine nella stazione di Potenza Superiore il fabbricato viaggiatori
costruito tipo speciale a nove aperture, con pensilline metalliche verso i binario e verso l'abitato.
Sono munite di magazzino--merci con piano caricatore le stazioni
di Melfi, Barile, Rionero, Castel Lagopesole e Potenza Superiore; hanno il solo
piano caricatore scoperto la fermata di Forenza e di Pietragalla AvÏgliano.
Tutta la linea è armata con rotaie d'acciaio da metri 12 del
tipo meridionale posato per ciascuna su 14 traverse munite di piastre
d'appoggio.
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