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domenica 29 aprile 2012

Tracce di Rionero


Nel territorio Atellano vi sono quasi dappertutto delle molte lave vulcaniche, ed iv,i piucchè altrove si ebbero a manifestare i fuochi sotterranei tra nostri Appennini, forse chi sa, se anch’ essi surti forza di fuoco, sebbene quasicchè tutti e specialmente quelli, che sono verso Muro sieno di pietre calcarie E’ fertile in dare agli abitanti tutti i generi di prima necessità e soprabbondanti al proprio mantenimento.  Vi sono de luoghi addetti al pascolo degli animali vaccini e pecorini che se ne fa con altre popolazioni. Nel 1456 soffri danno dal terremoto. Nel dì 8 settembre del 1604 si rovinò tutta da altro terremoto e vi morirono 100 abitanti ed altrettanti rimasero feriti e le monache si ritirarono in Melfi.
Troiano Caracciolo principe di Melfi ne fu padrone, e per ribellione di Giovanni suo successore fu data nel 1530 a Filiberto Chalon. Nel 1532 fa data ad Antonio di Leyva principe di Ascoli, il quale essendo andato in patrimonio, fu venduta dal S.C. a Giulio Cesare di Capua principe di Conca per ducati 5000 e poi venduta a Gio. Batista Caracciolo per ducati 16000 nel 1618.  Nel 1624 Carlo Caracciolo vi ebbe il titolo di Duca. Fu poi venduta a Fabio Gesualdo, col patto de retrovendendo. Fu però ricomprata da Eufrosia Gusman madre di esso Leyva .  Nel 1647 la comprò sub hasta S. Consilii, insieme col casale di Rionero, D. Giuseppe Caracciolo. venduta ad istanza del patrimonio di Carlo Filomarino , qual compra non fu registrata nè Quinternion, i a motivo di alcune pretensioni del Regio Fisco, et signanter,  perché  il detto casale di Rionero era stato eretto senza licenza della Regia Camera,  la quale intendea di esigere la pena dal possessore. Questa famiglia tuttavia la possiede ch’ e propriamente la Caracciolo del Sole dè principi di Torella. Nella numerazione del 1532 gli suoi abitanti, furono  tassati per fuochi 532, nel 1545 per 593 nel 1561 per 622, nel 1595 per 582, nel 1648 per 160, e nel 1669 per 137 e in oggi non oltrepassano il numero di numero di 1500. Vedes i dunque quanto fosse mancata la di le popolazione dallo scorso secolo a questa parte.

Tratto da: Dizionario Geografico_Ragionato del Regno di Napoli, di Lorenzo Giustiniani.
A Sua Maestà Ferdinando IV Re delle Due Sicilie.Anno 1797

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