In Autunno,invece, i vicoletti di Rionero offrono altre caratteristiche.
Tra fine Agosto inizio Settembre in alcuni vicoletti si può notare gente che prepara " la salsa o i pomodori pelati"
Una volta, davanti ad ogni garage o cantina si poteva vedere il tipico fuoco, fatto con "i scarmuzz’ e zepper’" (difatti nelle stradine si diramava un fumo come una nebbiolina) con la "cavrara" sopra "u trappir’ " in cui ribollivano i pomodori per poi macinarli con la “macchinetta” fino ad ottenere la tipica passata di pomodoro che, poi, si versava negli appositi "Buccacci" in vetro o bottiglie che in seguito venivano messi in un "Bidone" (sempre sop’ a u’ trappir’) a bollire per circa un'ora e mezza. Oggi la tecnica non è cambiata ma molti, anzicchè usare il fuoco con scarmuzz’ e zepper’ , usano il treppiede a gas.
In Ottobre le cantine scavate nel tufo ( Rione dei Morti, La Costa ), emanano un profumo davvero unico, ossia del mosto in fermentazione. L’uva, il nostro Aglianico del Vulture, ‘ndò i palmint’, si sta trasformando in vino. Non solo profumo ma anche (per chi ha deciso di "s’ baddare" un po’ prima) il rumore del torchio, quel tlic-tlac, tlic-tlac che rimbomba nelle cantine e a sua volta nelle stradine.
In Novembre invece, dai frantoi esce il profumo dell’olio, olio rionerese ricavato dalle spremiture delle olive r’ u’ Uaddon’ r’ la Noc’ o r’ Catavatt’, r’ la M’zzan’ o r r’ Cerz’, r’ Sant’ Maria o r’ Frascoll’. ..Un profumo che sembra preparare l'Inverno e a sua volta il Natale.
Che belle descrizioni, Francesco!
RispondiEliminaMi hai fatto ricordare quando, anche a Bari, si faceva la salsa seguendo il procedimento da te indicato e per le strade si sentiva il profumo del pomodoro bollito e poi macinato.
Buona domenica!