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sabato 10 luglio 2010

San Ippolito Monticchio

A questa Abbadia di greca osservanza e di rito, era annesso un monastero di donne sotto la giurisdizione di quell Abate Benedettino, giusta le riflessioni del dotto archeologo Monsignor Ferroni Vescovo di Muro. Cencio Camerario lo chiama monastero di S Giovanni Vulturanese, e nei tempi di mezzo si nomò pure di S. Angelo o di S Michele in Vullu, ed anche di Monte di Voto, dal Vulture. Infatti, questa montagna in quei tempi, fu denominata Mons acutus come pure Mons sacer (Di Meo ann. 1153 n 4 ) ed oggi nel linguaggio vernacolo di molti paesi circonvicini si dice Montavuto, espressione corrotta di Monte Vulture, alle di cui radici occidentali era edificato esso un monastero il quale rovinato dopo il 1037 dette origine al cennato Convento de Cappuccini che n’ era l’ ospizio, eretto sotto il titolo di S. Michele. A questo Arcangelo è pure dedicata la chiesa che occupa la parte superiore del fabbricato la quale ha il pregio di essere stata consacrata e cumulata d’ indulgenze (come assicura Costantino Gatta) nei primi giorni di Maggio del 1059 dal Pontefice Niccola II, accompagnato da cinque Cardinali, sette Arcivescovi e quindici Vescovi, dopo sciolto il Concilio di Melfi. Di presente s’ intitola S. Michele Monticchio da Monticulus antico paesetto che oggi non più esiste.

Documento anno 1800 ca

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