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lunedì 30 dicembre 2013

«Che Tripoli e Tripoli! I triboli li abbiamo in casa»

• Giustino Fortunato a Salvemini: «I contadini di Lavello, ossia della zona del latifondo a cerealicoltura, assetati e affamati di terra, sperano averne una quota a Tripoli, e di Tripoli sono entusiasti. I contadini di Rionero, ossia della zona a coltura intensiva della vite, mal soffrono Tripoli, e dicono: “Che Tripoli e Tripoli! I triboli li abbiamo in casa, e bastano”. È detto comune in Basilicata: “Triboli e spine”»


Corriere della sera Giovedì 23 Novembre 1911

Querra in Libia

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