CLICCARE SULLA FOTO IN ALTO PER AGGIORNARE IL BLOG

...................................................................................................................

domenica 19 gennaio 2014

Solidarietà...uno stralcio di storia rionerese che fa riflettere su chi ha bisogno...24 e 25 Gennaio partecipiamo tutti.


...Maria Luigia,( Tancredi ) già spossata dall'assistenza a domicilio, ma sempre di passo svelto, iniziava il secondo giro del paese, soprattutto per i negozi e al mercato grande, per la ricerca del cibo, assillante d'inverno. Allora, esaminate le ultime scorte del maiale, all'approssimarsi del mezzogiorno incominciava a girare in tondo fra la dispensa e la cucina, a riguardar boccacci, a rificcar le mani nella sugna dei vasi, a soppesar scanate, a rimirar pali affumicati ma senza capi di salsicce, scarcelle di fichi secchi e pomodorini, sempre più preda di una inconcludente frenesia e guardando le sue collaboratrici con occhi di rimprovero. Finchè non scioglieva la sua abituale compostezza, disperatamente chiedendo "Come debbo fare! Come debbo fare!", mentre ritmava l'invocazione con un battito dei piedi, come in un pianto rituale. Poi, sciolta dallo sfogo, guadagnava senza parole la porta dell'ospizio, per riuscire in rapida ricerca del cibo. E nelle giornate nere accettava di tutto per i suoi trenta vecchi: avanzi di cibo, pane liso, olii rancidi, lardacci, legumi svuotati da pappoloni. Anche quei poveri rimasugli, infatti, quando li disponeva nella povera dispensa e sapientemente li manipolava in cucina, riassumevano consistenza di cibo, frugale ma accetto. Come quando, in un'annata umida e nevosa, ricevette un sacco di grano per inerzia ormai infestato da insetti: Maria Luigia lo prese, lo divise in pacchettini, li trascinò all'ospizio. Aperti e svuotati nel cassone, ne scorse un grano secco e pulito, miracolosamente....

tratto da Rionero Storie sparse e disperdi di Nino Calice 

Nessun commento:

Posta un commento