CLICCARE SULLA FOTO IN ALTO PER AGGIORNARE IL BLOG

...................................................................................................................

domenica 16 febbraio 2014

Tonno Spiganera

Tonno Spiganera quando non beveva  era il più buon uomo del mondo; in caso contrario, si conservava innocuo tra gli amici, ma tendeva a tornare quanto prima a casa appena si sentisse maturo, cioè pieno fino alla gola.
Ritornato in seno alla famiglia, a qualunque ora , imponeva alla moglie e ai nove figli, grandi e piccoli, di alzarsi.
Senza vestirsi, dovevano accodarsi a luii e dovevano ordinarsi a formare il treno: lui la macchina, Ziè Puccia, la moglie, il bagagliaio e i figli, i carri. Fino a che non gli si fosse snebbiata la testa in rivolta…
… Ziè Puccia, rassegnata e benevola , persuadeva i figli assonnati: tutti, maschi e femmine, si alzavano e prendevano la loro posizione consueta.
Tutto a Posto! Si parte? Via…
Tonno emetteva un fischio acuto: alcuni figli ridevano, i più grandi bestemmiavano sotto voce. Ma il padre è sempre il padre…
… Il treno si muoveva: guai se i figli non sbuffavano! Guai se Ziè Puccia non faceva rumori di ferraglie!
La corsa, con le più complicate manovre, durava al solito, fino a quando Tonno non avesse ricominciato a prendere dominio di sé. Ad un tratto, la sua testa piccola, scarna e durissima restava allucinata e smarrita. Cominciava a chiedere  ai figli ed alla moglie perché non fossero a letto e perché lo costringessero a correre ed a sudare, proprio di notte, quando più giusto è riposare. Era questo il momento in cui i figli si sperdevano, correndo verso i letti disseminati per tutto il vano e Tonno, messosi a sedere presso l’unica tavola della casa, piegava la testa sulle braccia e piangeva fino a scolarsi.

Tratto da La Mala Sorte di V. Buccino

Nessun commento:

Posta un commento