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lunedì 9 novembre 2009

Tracce di Rionero

Strada da Venosa a Potenza

Gli itinerari non fanno menzione di un'altra strada che da Venosa , o dalle due adiacenze menava a Potenza, ma della sua esistenza ci assicura un marmo che si conservava nel castello di Lagopesole, al cui epigrafe è del tenore seguente:
IM.COES-
AVREL.VALER.
MAX: NTIVS. P.FL.
INVICTUS.AVG.
PONTIF.MAX.TRIB.
POTESTATE. VI.VIAM
HERCVLIAM. AD .PRI
STINAM.FACIEM
RESTITVIT
dalla riportata iscrizione si rileva che esistesse un ramo di pubblica strada in quei luoghi e che prendesse il nome di Erculia,forse perchè o costruito o restaurato da Massimiano Erculeo, compagno nell' impero Domiziano. Questa strada doveva partire da Venosa e penetrare nella Lucania pè vicini monti, oppure distaccarsi dall'Appia al luogo detto la Rendina, Ad Arundinem, ed indirizzarsi a Potenza,correndo per le campagne degli odierni comuni di Rapolla, di Barile, di Rionero, di Atella e di Avigliano. Comunque siasi, l'indicata epigrafe non ci lascia dubitare dell'esistenza di una strada tra Venosa e Potenza rifatta da l'imperatore Massenzio, e diversa dall'altra anche detta Erculia, che ammiravasi nel seno di Baja. Essa attraversava luoghi ragguardevoli dell'antichità quali pur sono quelli, che percorsi oggi dì dalla consolare, che da Valva conduce alle pianure di Lavello, giacciono alle falde orientali e meridionali del rinomato Vulture, di cui Orazio cantò:
ME FABULOSAE VULTURE IN APPULO
ALTRICIS EXTRA LIMEN APULIAE.
Ma gli antichi scrittori non avendoci tramandato le memorie delle città che potevano sorgere in quelle contrade, debbo limitarmi ad accennarne i pochi superstiti.
AVANZI TRA BARILE E RIPACANDIDA
...Tra Barile e Ginestra, nel luogo detto Ponticelli, maestosi avanzi si veggono di un antico ponte romano sulle rive della così detta Fiumara di Ripacandida...
AVANZI DI RIONERO
Sul colle detto Serro di S. Francesco ad oriente di Rionero, ed a piccola distanza da quel comune, si osservano avanzi di antiche fabbriche e non scarsi rottami. Quivi si sono scoperti idoli, medaglie d'oro e di argento ed altre anticaglie di importanza, senza che si conosca a quale antica città possano riferirsi. Si veggono ancora sulla loggia del monastero dè Cappuccini messo sulla sommità del Vulture alcuni antichi bassorilievi, una testa di serpente di bronzo ed un marmo con mutila iscrizione latina, ma s'ignora come e donde siano stati colà trasportati.
TRATTO DA:LA CORONA DI CRITONIO DI ANDREA LOMBARDI 1848

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